"Le mappe concettuali sono uno strumento grafico per rappresentare informazione e conoscenza, teorizzato da Joseph Novak, negli anni '70. Servono per rappresentare in un grafico le proprie conoscenze intorno ad un argomento secondo un principio cognitivo di tipo costruttivista, per cui ciascuno è autore del proprio percorso conoscitivo all'interno di un contesto, e mirano a contribuire alla realizzazione di apprendimento significativo, in grado cioè di modificare davvero le strutture cognitive del soggetto e contrapposto all'apprendimento meccanico, che si fonda sull'acquisizione mnemonica. Le teorie del prof. J. D. Novak sono infatti fortemente collegate a quelle di David Ausubel."
Belle parole,vero? :) Semplicemente diciamo che una Mappa Concettuale (da non confonderla con la Mappa Mentale di cui ti parlerò in un altro post) è uno schema che ha origine dall'argomento centrale e al quale vengono poi fatti opportuni collegamenti con il resto dell'argomento.
In generale la Struttura di una Mappa Concettuale evolve dall'alto vero il basso,ovvero dalla parola centrale agli argomento correlati. In una Mappa Concettuale si distinguono:
I nodi concettuali, ciascuno dei quali rappresenta un concetto elementare e viene descritto con un'etichetta apposta ad una sagoma geometrica (in generale un rettangolo o un cerchio).
le relazioni associative ovvero frecce orientate dotate di etichette descrittive che uniscono i nodi concettuali
Come si Costruisce una Mappa concettuale?
Per prima cosa devi identificare l'argomento centrale e tutti i concetti presenti nel testo. Quindi devi cercare di rappresentare su carta tutti questi concetti in base ad una sequenza logica e quindi unirli tramite frecce orientate (relazioni associative).
Per farti capire meglio quale sia la Struttura di una Mappa Concettuale ti faccio subito un esempio pratico: Proprio in questi giorni sto costruendo delle mappe concettuali che mi aiutino nello studio di una materia di cui dovrò affrontare un esame a Settembre.
L'argomento è : Le cavità Corporee
(clicca sull'immagine per vederla in dimensioni reali e poi ritorna)
Questo è un esempio di Mappa Concettuale. Prova a leggerla attentamente solo una volta. Anche se non hai mai studiato anatomia umana sono sicuro che ora sei in grado di dirmi quali sono le cavità corporee!
Come vedi quello delle mappe è uno strumento potentissimo con il quale riassumiamo un argomento in una sola pagina e grazie alla schematizzazione,l'apprendimento ed il ricordo dell'argomento stesso diviene più semplice!
Tuttavia quello mostrato non è l'unico modo di costruire una mappa concettuale. Esistono infatti delle variazioni.
A volte per esempio,costruisco delle mappe in cui la parola chiave,ovvero l'argomento centrale,lo pongo al centro del foglio. Questa parola la collego con delle frecce a tutti gli altri concetto collegati,con tanto di etichette. Ad esempio,volendo costruire una mappa concettuale sui tipi di tessuti ,potrei scrivere una cosa del genere:
(clicca sull'immagine per vederla in dimensioni reali e poi ritorna)
Concludo questo post con un link attraverso il quale puoi scaricare in maniera totalmente gratuita un programma per fare le tue mappe concettuali al computer. Il programma si chiama CMap e lo puoi scaricare cliccando qui. Compila i campi necessari ed il programma è tuo!
Se questo post ti è sembrato utile,mi farebbe piacere ricevere un tuo commento. Per lasciarlo puoi cliccare qua
La corretta Lettura di un libro o degli Appunti è un aspetto fondamentale dello Studio.
Sembrerebbe banale,ma la Lettura è più difficile di quanto potrebbe sembrare. Affinché sia realmente funzionale allo studio,occorrerebbe rispettare tre fasi fondamentali.
Prelettura
In questa fase,non bisogna Leggere il testo da cima a fondo,rigo per rigo ma bisogna semplicemente sfogliarlo in maniera tale da familiarizzare con gli argomenti trattati e con la struttura del Libro stesso.
2.Lettura vera e propria
Questa seconda fase,costituisce la lettura vera e propria in cui devono essere letti tutti i capitoli. E' buona norma leggere almeno due o tre volte. La prima volta leggerai tutto mentre nella seconda puoi iniziare a sottolineare le parti più importanti e rilevanti del testo facendo anche le giuste annotazioni.
Durante la Lettura potrebbero emergere delle difficoltà,legate magari all'esposizione poco chiara dell'autore o ai contenuti in se (se sono magari difficili da comprendere). Se trovi difficoltà,non devi abbatterti,segna tutto quello che ti è poco chiaro e poni successivamente rimedio.
Un altro consiglio che ti do è di non perderti nei dettagli superflui del testo.Infatti molto spesso alcune informazioni sono superflue ed è improbabile che il docente te le chieda,ma se hai tempo e voglia di approfondire allora fallo!
3. Post-Lettura
In questa fase finale,l'elaborazione personale dei contenuti deve essere più intensa,al fine della memorizzazione a lungo termine. E' la fase in cui tutti i dubbi e le perplessità devono essere affrontati e sormontati,costruire schemi o appunti in cui i vari contenuti del libro devono essere messi in relazione logica tra loro e con gli altri testi d'Esame.
Nel post precedente ti ho parlato di come Prendere Appunti a Lezione. Il lavoro dello Studente però non si ferma qua, prendere appunti a lezione costituisce solo il 50% del lavoro totale,l'altro 50% è rappresentato dallo Studio Individuale fatto a casa.
Fare dei Riassunti dei capitoli,annotando il nome del capitolo,paragrafo e tutto quanto possa servire ad una migliore identificazione dell'Argomento trattato.
Costruire Schemi,Diagrammi e Mappe Mentali che sfruttino delle Parole Chiave in grado di evocare Concetti e Teoria
Annotare tutto ciò che risulta poco comprensibile,in modo tale da colmare le lacune facendo delle ricerche,chiedendo al Professore o ai compagni.
Annotare tutto ciò che è difficile ricordare,come date,nomi di molecole o di personaggi,legami tra autori e teorie. Scrivere queste cose infatti aiuta a Memorizzarli e fissarli nella mente più di quanto possa farlo la semplice azione di ricerca nei vari punti del testo che si Studia.
Ciò che differenzia Appunti Buoni da Appunti scarsi è la Capacità di Rievocare nella Mente di chi li legge,in tempi più brevi di quelli necessari a rileggere il testo, la struttura portante del discorso originario, inclusi i contenuti non “riscritti” direttamente nello Schema.
In linea di massima degli appunti efficaci sono lunghi meno di un terzo del testo originario. Se si è sicuri di ricordare un concetto e di saperlo collocare giustamente nel contesto, è inutile trascriverlo negli appunti
Molti degli Studenti ritengono che Prendere Appunti durante una lezione sia inutile e ne sottovalutano l'importanza. Questo è vero se gli Appunti presi non sono di qualità. In realtà prendere appunti in aula rappresenta il Primo Stadio dello Studio che andrà poi fatto a casa.
Buoni appunti infatti,rappresentano una prima forma su quanto è da apprendere,quindi un modo per capire cosa è veramente utile,come organizzare il materiale e come riassumerli in forme concettuali comprensibili a colpo d'occhio.
A cosa servono gli Appunti presi durante le lezioni?
Mantenere elevato il grado di attenzione (si rischierebbe infatti un crollo dell'attenzione e quindi di non capire niente)
servono per capire i testi da studiare per l'esame
Approfondire gli argomenti
Riuscire a capire quali sono gli argomenti più importanti
intuire quali sono gli aspetti meno rilevanti e quindi dedicare uno studio più veloce e meno approfondito
familiarizzare con la giusta terminologia da utilizzare
Come devono essere presi gli Appunti?
Non occorre scrivere tutto ciò che l'insegnante dice. Sarebbe una inutile perdita di tempo e di energie se non impossibile
Annotare i Concetti Principali con un breve riassunto,parole chiave o schemi
Puoi utilizzare dei simboli o delle abbreviazioni purché comprensibili a distanza di tempo
Annotare sempre la data degli appunti di una materia (in questo modo hai l'esatta sequenza cronologica delle singole lezioni)
Dare un titolo opportuno che ne specifichi i contenuti
Tenere gli appunti di una materia separati da quelli di un altra
Molto spesso capita che i professori proiettino delle diapositive. Cosa fare?
Be,innanzitutto ti dico cosa Non fare ovvero Non Copiare tutto,sarebbe impossibile ed inutile. Annota invece le spiegazioni e a fine lezione chiedi al tuo professore di darti il materiale necessario.
Se il professore è un taccagno (come è capitato a me personalmente una volta),mettiti d'accordo con un tuo compagno/collega,uno annota le diapositive e l'altro le spiegazioni. Come puoi intuire,gli Appunti presi a lezione sono una prima forma di Elaborazione Personale.
Serve a poco farsi passare gli appunti da un compagno (anche se non è sempre vero) perché non facilitano il Ragionamento individuale ed inoltre potrebbero risultare totalmente incomprensibili o indecifrabili!
Tante volte mi è capitato di Studiare in Gruppo così come tante volte mi sono rifiutato di farlo. Lo studio è infatti prima di tutto un'attività personale,individuale e solo dopo aver compreso e memorizzato i contenuti di una materia il Gruppo ha il suo ruolo corretto.
E' inutile se non deleterio iniziare a studiare in Gruppo se non si conoscono i contenuti di una determinata materia. Far parte di un Gruppo di Studio significa confrontarsi,approfondire,ripassare e chiarire eventuali dubbi,ma se non vi è una base,se non vi sono i presupposti per un confronto ecco che lo Studio in Gruppo non da i risultati sperati!
Esistono anche altre condizioni importanti per sfruttare al meglio il Gruppo di Studio:
Omogeneità del Gruppo: nel senso che i componenti del gruppo di studio devono (dovrebbero) avere capacità e preparazione non troppo differenti
l'attenzione del gruppo deve essere rivolto esclusivamente allo studio e non al gioco
presenza di percorsi (tempi e argomenti) e obiettivi (l'Esame) chiari e condivisi da tutti,da raggiungere tutti insieme.
Ci sono altri Vantaggi derivanti dal fatto di essere parte di un Gruppo di Studio? Certamente si! Alcuni di questi potrebbero essere:
Miglioramento del Metodo di Studio :
è infatti possibile confrontare il proprio Metodo di Studio con quello dei compagni/colleghi;
è possibile apprendere nuove Strategie di Studio utilizzate dagli altri componenti del gruppo;
è possibile inoltre conoscere le proprie eventuali carenze riguardanti un determinato argomento
2. Preparazione dell'Esame :
si ha la possibilità di esporre al gruppo quanto studiato e colmare eventuali carenze
possibilità di simulare l'esame,con domande mirate fatte dai componenti del gruppo;
possibilità di raccogliere una quantità notevole di materiale ed informazioni sugli argomenti e sull'esame stesso (come per esempio domande frequenti,modalità di svolgimento dell'esame ecc..)
Come vedi studiare in gruppo ha molti vantaggi. Il gruppo è un potente strumento se utilizzato bene e costituisce un ottimo supporto alla preparazione di un Esame
Lo stato di benessere fisico e mentale delle persone dipende anche dall'uso che si fà del proprio Tempo. All'Università,come nel lavoro o nella vita familiare per vivere bene,il primo passo da compiere è l'Ottimizzazione della gestione del proprio Tempo. Solo ottimizzando il proprio tempo si possono adempiere ai propri doveri,di studenti o di lavoratori,senza rinunciare ai propri hobby,sport e rapporti sociali.
Alcune delle attività che svolgiamo giornalmente richiedono un dispendio di energia,altre invece ricaricano queste energie,altre ancora richiedono una dissipazione di queste energie da un lato e dall'altro le ricaricano. Ciò che occorre fare è di trovare il giusto equilibrio tra le une e le altre proprio come si fà in una dieta.
Nel disegno sopra riportato,vi sono diverse attività,per alcune è richiesto un dispendio di energia (segno -) come per esempio il lavoro,lo studio; altre ci ricaricano di energia (segno +)come per esempio le relazioni sociali,il riposo e la cura di se stessi;altre ancora sono in una condizione intermedia (segno+/-).
Così come una dieta alimentare è unica per ogni persona,la dieta del tempo è altrettante personale. La dieta del tempo non è universale cioè non è uguale per tutti ma differisce da individuo ad individuo.
Non esiste una regola rigida e standard su quante ore bisogna dedicare allo Studio e al Riposo. Infatti,la velocità di Apprendimento ed i ritmi biologici cambiano da individuo ad individuo. Le stesse considerazione si possono fare per qualsiasi altra attività.
Evitare uno stile di vita convulso evitando anche di oziare per giorni interi
Tenere sotto controllo lo stress: un certo livello di stress aiutano a mantenere sveglia e attiva la mente migliorando la memoria e mantenendoci vigili. Troppo stress invece è deleterio,inibisce la capacità di concentrazione;
Ritagliare un piccolo pezzettino delle nostre giornate da dedicare al relax per rinnovare le energie perdute.
Per Gestire il Tempo nel migliore dei modi l'unica cosa da fare è Programmarlo.
Fatti un Piano di Studio,scrivi cioè tutto quello che ogni giorno devi fare per raggiungere il tuo Obiettivo. Se ad esempio hai un mese di tempo per prepararti ad un Esame Universitario,cosa devi fare? Semplice,ti basterà seguire questi step :
Analizza il numero totale di pagine che devi studiare
Dividi il numero di pagine da studiare per il numero totale di giorni a tua disposizione prima dell'esame
Studia ogni giorno il numero di pagine che è venuto fuori dall'operazione 3
Se ad esempio la materia che devi studiare è composta da 500 pagine e hai a disposizione 30 giorni prima di dover affrontare l'esame,ogni giorno dovrai studiare 500/30=17 pagine. Ogni giorno dovrai studiare 17 pagine.
Quello che ti consiglio di fare però è di andare avanti con lo studio,nel senso di farti "avanzare" qualche giorno da dedicare al ripasso. Quindi invece di dividere il numero delle pagine per 30 dividilo per 25. Così facendo il nuovo risultato sarà: 500/25=20 pagine al giorno.
Qual'è il vantaggio di tutto questo?
Il vantaggio di studiare la materia in 25 giorni invece di 30 è che avrai 5 giorni per ripassare,per rivedere le cose che non hai capito bene e per fissare meglio i concetti. Ovviamente se non rispetterai il piano di studio che hai messo appunto tu stesso sarai indietro con il lavoro e non arriverai mai in tempo a prepararti per l'esame. Quindi si realistico nel progettare il tuo tempo e tieni conto di eventuali imprevisti che potrebbero verificarsi all'improvviso .
Come sottolineato in diversi post di questo blog,avere un Buon Metodo di Studio è una cosa fondamentale per affrontare lo studio nel migliore dei modi.
Il metodo che sto per descriverti è costituito da cinque fasi,da seguire in ordine dal primo all'ultimo,step by step.
Si tratta di passaggi semplici ma molto spesso trascurati.
STEP 1: ORGANIZZAZIONE
Comprende tutti i diversiaccorgimenti che è utile attuare prima ancora di iniziare a studiare. Quali?
Il primo accorgimento è quello di raccogliere tutto il materiale necessario,i testi, gli appunti, eventuali dispense o riassunti della materia da studiare.
Unabuonaorganizzazioneprevedeinoltrel'adeguataorganizzazionedello spazio di lavoro: fai in modo di avere un ambiente silenzioso, ben illuminato,areato e ordinato.Latuascrivania deveessere sufficientemente grande e sgombra da qualsiasi cosa che potrebbe allontanare la tua attenzione dallo studio.
Te lo ripeto perché questo passaggio è importante:
FAI ORDINE!!!
Ognioggetto edognifoglio nonnecessario sulla tuascrivania agiscesulla tua concentrazione come una calamita su una bussola: sposta l'ago!
Distrazioni come il telefono o il PC,devono essere eliminati mentrestudi;quindi per il telefono registraun messaggionellatuasegreteriaavvisandodaquandosarainuovamente reperibile e spegnilo e per il PC stacca la spina!
Altre distrazioni quali pausa caffè/snack, televisione,giochi e letture di svago vannoprogrammateattentamentenellepauseorimandateallafinedella sessione di lavoro.
Inizia subito a mettere ordine e a raccogliere tutto il materiale!
STEP2 : DOMANDE
Hai raccolto tutto il materiale? Bene!
Allora si parte... ma non ancora con lo studio vero e proprio ;-)
Se vuoi imparare a dirigere e guidare la tua attenzione devi imparare a farti le domande giuste.
Esempio di domande sbagliate e da non farsi nemmeno:
" ma perché devo leggermi tutta questa roba? "
" chi me lo ha fatto fare di iscrivermi all'università? "
" come farò a ricordarmi tutte queste cose senza fare confusione?"
Questedomandesonosbagliateperchégeneranodubbio,incertezzae,soprattutto, spostanolatuaattenzionesuimotiviperNONstudiarequellochevuoi ricordare. In altre parole generano negatività!
Quali domande farsi allora?
Te ne suggerisco due tipi, entrambe complementari:
-Focalizzanti
-Specifiche
Le domande focalizzanti
La prima cosa da fare quando ciaccingiamo astudiare/leggere un testoè assicurarsidifocalizzaretuttalanostraattenzione/concentrazioneversoil testoche stiamo per affrontare.
Tanto più alta è la nostra concentrazione infasedi letturatanto più semplice saràassimilare i contenuti e trattenerli nel tempo.
Per dirigere la nostra concentrazione possiamo semplicemente rispondere ad alcune domande, cosiddette, focalizzanti:
* Che utilizzo intendo fare di questo materiale? perchè decido di leggerlo?( scopo)
* quanto è importante per me questo testo? (interesse)
* quanto dettagliatamente voglio leggere il contenuto?(approfondimento)
* quanto tempo sono disposto a dedicare ora?(impegno)
Un nota regola giornalistica, inoltre, sostiene che la notizia deve rispondere a cinque domande: chi,dove,che cosa, quando,perché; domande conosciute appunto come le 5W (who? where? what? when? why?).
Cosasignificano?Semplicementecheunanotiziahaunprotagonista,un luogo in cui si è svolta, un tema, un tempo, una motivazione.
Infasedistudio,permantenerealtalaconcentrazioneeassumereun atteggiamento attivo e non passivo,possiamo servircidelle stessedomande.
Chiedersidi cosa parlailtesto/argomento,qualisono iprotagonisti,iconcettiprincipaliespressi,il contesto temporale(prima,durante e dopo la lettura)stimolala curiositàe pone il lettore in un atteggiamento di ricerca analitica.
Le domande specifiche
Glistudenti universitari piùaccorti sanno che,per ogniesame,ci sono una serie di domande che ricorrono frequentemente. Conoscere queste domande e,soprattutto,saperrispondereaciascunadiessegarantisceunabuona base di partenza per una corretta preparazione.
Le domande specifiche sono proprio le domande relative al testo/argomento che stai studiando.
Quello che io faccio ,per esempio, è di rispondere alle domande che ci sono alla fine di ogni capitolo. In questo modo posso darmi una autovalutazione e in caso questa non mi soddisfi,riprendo l’argomento cercando di colmare le lacune.
Imparareadutilizzareledomandeinmodocorrettopuòdiventareuno straordinario strumento per migliorare l'attenzione e la concentrazione!
STEP 3: LETTURA
Siamogiuntiadunafasefondamentaledelmetododistudio che io utilizzo,direi in modo molto efficace.
La maggior parte delle persone che conosco,quandodeve memorizzare un testo, inizia a studiarlo già nella prima lettura.
Quello che ti suggerirò di fare sarà invece qualcosa di diverso.
Potrestianchepensareche,nelmodochetisuggerisco, siimpieghipiù tempo. In realtà non è così!
Quando leggi un brano,un testo o un libro che vuoi studiare ricordati di fare una prima lettura, molto veloce, di tipo informativo, di tuttoil materiale che hai a disposizione.
Soloinunsecondomomentodedicatiadunaletturapiùconcentratae analiticaandandoadevidenziareicontenutiprincipaliesottolineandole parole chiave dei testi.
Fare una prima lettura informativa
(in cui è vietato:
-rallentare
-approfondire
-sottolineare
-fermarsi)
ti permetterà di familiarizzare con tutto il materiale ed avere una panoramica globale.
Se,ad esempio,devimemorizzare unlibro,la prima letturati consentiràdi conoscerneindicativamenteilcontenutoescoprireseequaliargomenti vengono trattati più volte.
In questo modo, nella fase di studio,memorizzerai quegli argomenti una sola volta direttamente nel punto in cui vengono trattati più approfonditamente.
Capita spesso infatti,di incontrare interi capitoli che sono puramente introduttivi ed i cui approfondimenti si ritrovano nei capitoli successivi.
Grazie alle tecniche di lettura rapidapotrai inoltre raddoppiare e triplicare la tua attuale velocità di lettura senza pregiudicare la comprensione dei testi.
STEO 4 : STUDIO
Eccoci al punto saliente del nostro metodo di studio!Primao poidovevaarrivareanche questa fase, ma ti faccio subito notare che non è una delle prime, bensì la penultima.
Ci tengoa sottolineare questo aspetto perché molte persone inizianosubito a studiareiltestochevoglionomemorizzaretralasciandotuttelefasi precedenti.
In realtà buona parte del risultato che ottieni quando vuoi imparare qualcosa è datodaciòchefai(ononfai)PRIMAdimettertiastudiare(inclusi,ad esempio, dei semplici esercizi di rilassamento di cui spero parlarne in un futuro post).
Amoltidinoi,inoltre,èstatoinsegnatofin da piccoli cheperricordarequalcosaè necessario ripeterla moltissime volte fino a memorizzarla; " leggi, sottolinea e ripeti! "
Sehaiutilizzatoanchetuquestatecnichetisaraiaccortodiquantosia dispendiosa in termini di tempo ed energie e poco efficacenel lungo termine.
Inrealtàlanostramemoriapossiededuecaratteristicheche,se adeguatamente valorizzate, rendono il ricordo semplice e duraturo.
Buona parte delle tecniche di memoria vere e proprie si basano su questi due aspetti.Ognivoltacheriesciaconvertireinimmaginileinformazionida memorizzaree ad associarle tra loro ti garantisci un ricordo di qualità in modo veloce e, spesso, anche divertente.
STEP 5: TEST
Al termine di un processo di studio e memorizzazione è utile verificare di aver assimilato correttamente le informazioni.
Sehaistilato una lista di domandecome indicato nello STEP2 questo è il momento di provare a rispondere a quelle domande.
La fase di test è anche un ottimo modo per ripassare e rinforzare il ricordo.